Un proverbio africano dice: “Se vuoi andare veloce, vai solo. Se vuoi andare lontano, vai in compagnia”.
La compagnia, nel caso specifico, è la comunità nera globale alla quale Opal Tometi – attivista per i diritti umani, scrittrice e co-fondatrice del movimento Black Lives Matter – si vuole rivolgere con la newsletter “Diaspora Raising”, lanciata lo scorso 19 giugno.
35 anni, ex direttrice esecutiva della Black Alliance for Just Immigration (BAJI), la prima organizzazione per la promozione dei diritti degli afro-americano nata negli USA, Tometi – racconta Forbes – ha scelto questa data, conosciuta negli Usa come “Juneteenth”, perché è il giorno in cui si celebra la liberazione degli schiavi, ricordando la promulgazione di un ordine federale che nel 1865 restituì la libertà a coloro che erano schiavi in Texas.
“Voglio celebrare questo giorno – ha scritto Tometi presentando la newsletter – ma voglio farlo andando anche oltre gli Stati Uniti per ricordare, attraverso le nostre storie di resistenza e resilienza, che siamo parte della comunità nera globale. L’obiettivo è creare un ponte che colleghi le diverse espressioni ed esperienze dei neri di tutto il mondo, sviluppando il nostro senso di appartenenza a una comunità globale”.
Il dibattito sull’identità e appartenenza all’interno delle comunità nere in America e in Africa è un tema discusso, come raccontava alcuni mesi fa questo articolo del New York Times: percezioni, esperienze e terminologia sono spesso oggetto di discussione all’interno dei due gruppi, ma Tometi, che ha origini nigeriane ed è nata e cresciuta negli Usa, sostiene che i punti di somiglianza sono molti più delle differenze. “Sono espressioni diverse della nostra cultura e della nostra vita – afferma – e la mia speranza è contribuire a creare uno strumento che ci permetta di sviluppare la nostra comprensione e i nostri legami reciproci”.